Commento, spiegazione e studio di Geremia 14:2-8, verso per verso
Giuda è in lutto, e le assemblee delle sue porte languiscono, giacciono per terra in abito lugubre; il grido di Gerusalemme sale al cielo.
I nobili fra loro mandano i piccoli a cercar dell'acqua; e questi vanno alle cisterne, non trovano acqua, e tornano coi loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo.
Il suolo e costernato perché non v'è stata pioggia nel paese; i lavoratori sono pieni di confusione e si coprono il capo.
Perfino la cerva nella campagna figlia, e abbandona il suo parto perché non v'è erba;
e gli onàgri si fermano sulle alture, aspirano l'aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perché non c'è verdura.
O Eterno, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, opera per amor del tuo nome; poiché le nostre infedeltà son molte; noi abbiam peccato contro di te.
O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di distretta, perché saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che vi si ferma per passarvi la notte?