Commento, spiegazione e studio di Geremia 2:4-11, verso per verso
Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele!
Così parla l'Eterno: Quale iniquità hanno trovata i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e son diventati essi stessi vanità?
Essi non hanno detto: "Dov'è l'Eterno che ci ha tratti fuori dal paese d'Egitto, che ci ha menati per il deserto, per un paese di solitudine e di crepacci, per un paese d'aridità e d'ombra di morte, per un paese per il quale nessuno passò mai e dove non abitò mai nessuno?"
E io v'ho condotti in un paese ch'è un frutteto, perché ne mangiaste i frutti ed i buoni prodotti; ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete fatto della mia eredità un'abominazione.
I sacerdoti non hanno detto: "Dov'è l'Eterno?" i depositari della legge non m'hanno conosciuto, i pastori mi sono stati infedeli, i profeti hanno profetato nel nome di Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.
Perciò io contenderò ancora in giudizio con voi, dice l'Eterno, e contenderò coi figliuoli de' vostri figliuoli.
Passate dunque nelle isole di Kittim, e guardate! Mandate a Kedar e osservate bene, e guardate se avvenne mai qualcosa di simile!
V'ha egli una nazione che abbia cambiato i suoi dèi, quantunque non siano dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla.