Commento, spiegazione e studio di Geremia 22:1-19, verso per verso
Così parla l'Eterno: Scendi nella casa del re di Giuda, e pronunzia quivi questa parola, e di':
Ascolta la parola dell'Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide: tu, i tuoi servitori e il tuo opolo, che entrate per queste porte!
Così parla l'Eterno: Fate ragione e giustizia, liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo, non fate torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova, e non spargete sangue innocente, in questo luogo.
Poiché, se metterete realmente ad effetto questa parola, dei re assisi sul trono di Davide entreranno per le porte di questa casa, montati su carri e su cavalli: essi, i loro servitori e il loro popolo.
Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso, dice l'Eterno, che questa casa sarà ridotta in una rovina.
Poiché così parla l'Eterno riguardo alla casa del re di Giuda: Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano. Ma, certo, io ti ridurrò simile a un deserto, a delle città disabitate.
Preparo contro di te dei devastatori armati ciascuno delle sue armi; essi abbatteranno i cedri tuoi più belli, e li getteranno nel fuoco.
Molte nazioni passeranno presso questa città, e ognuno dirà all'altro: "Perché l'Eterno ha egli fatto così a questa grande città?"
E si risponderà: "Perché hanno abbandonato il patto dell'Eterno, del loro Dio, perché si son prostrati davanti ad altri dèi, e li hanno serviti".
Non piangete per il morto, non vi affliggete per lui; ma piangete, piangete per colui che se ne va, perché non tornerà più, e non vedrà più il suo paese natìo.
Poiché così parla l'Eterno, riguardo a Shallum, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che regnava in luogo di iosia suo padre, e ch'è uscito da questo luogo: Egli non vi ritornerà più;
ma morrà nel luogo dove l'hanno menato in cattività, e non vedrà più questo paese.
Guai a colui ch'edifica la sua casa senza giustizia, e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, e non gli paga il suo salario;
e dice: "Mi edificherò una casa grande e delle camere spaziose," e vi fa eseguire delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso!
Regni tu forse perché hai la passione del cedro? Tuo padre non mangiava egli e non beveva? Ma faceva ciò ch'è retto e giusto, e tutto gli andava bene.
Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non è egli conoscermi? dice l'Eterno.
Ma tu non hai occhi né cuore che per la tua cupidigia, per spargere sangue innocente, e per fare oppressione e violenza.
Perciò, così parla l'Eterno riguardo a Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Non se ne farà cordoglio, dicendo: "Ahimè, fratel mio, ahimè sorella!" Non se ne farà cordoglio, dicendo: "Ahimè, signore, ahimè sua maestà!"
Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori delle porte di Gerusalemme.