• Geremia 22:23

    O tu che dimori sul Libano, che t'annidi fra i cedri, come farai pietà quando ti coglieranno i dolori, le doglie pari a quelle d'una donna di parto!

  • Geremia 22:24

    Com'è vero ch'io vivo, dice l'Eterno, quand'anche Conia, figliuolo di Joiakim, re di Giuda, fosse un sigillo nella mia destra, io ti strapperei di lì.

  • Geremia 22:25

    Io ti darò in mano di quelli che cercan la tua vita, in mano di quelli de' quali hai paura, in mano di ebucadnetsar, re di Babilonia, in mano de' Caldei.

  • Geremia 22:26

    E caccerò te e tua madre che t'ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e quivi morrete.

  • Geremia 22:27

    Ma quanto al paese al quale brameranno tornare, essi non vi torneranno.

  • Geremia 22:28

    Questo Conia è egli dunque un vaso spezzato, infranto? E' egli un oggetto che non fa più alcun piacere? Perché son dunque cacciati, egli e la sua progenie, lanciati in un paese che non conoscono?

  • Geremia 22:29

    O paese, o paese o paese, ascolta la parola dell'Eterno!

  • Geremia 22:30

    Così parla l'Eterno: Inscrivete quest'uomo come privo di figliuoli, come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni; perché nessuno della sua progenie giungerà a sedersi sul trono di Davide, ed a regnare ancora su Giuda.

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