Commento, spiegazione e studio di Geremia 33:9-11, verso per verso
E questa città sarà per me un palese argomento di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della erra, che udranno tutto il bene ch'io sto per far loro, e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace ch'io procurerò a Gerusalemme.
Così parla l'Eterno: In questo luogo, del quale voi dite: "E' un deserto, non v'è più uomo né bestia," nelle città di Giuda, e per le strade di Gerusalemme che son desolate e dove non è più né uomo, né abitante, né bestia,
s'udranno ancora i gridi di gioia, i gridi d'esultanza, la voce dello sposo e la voce della sposa, la voce di quelli che dicono: "Celebrate l'Eterno degli eserciti, poiché l'Eterno è buono, poiché la sua benignità dura in perpetuo," e che portano offerte di azioni di grazie nella casa dell'Eterno. Poiché io farò tornare i deportati del paese, e lo ristabilirò com'era prima, dice l'Eterno.