Commento, spiegazione e studio di Geremia 36:4-20, verso per verso
Allora Geremia chiamò Baruc, figliuolo di Neria; e Baruc scrisse in un rotolo da scrivere, a dettatura di eremia, tutte le parole che l'Eterno avea dette a Geremia.
Poi Geremia diede quest'ordine a Baruc: "Io sono impedito, e non posso entrare nella casa dell'Eterno;
perciò, va' tu, e leggi dal libro che hai scritto a mia dettatura, le parole dell'Eterno, in presenza del popolo, nella casa dell'Eterno, il giorno del digiuno; e leggile anche in presenza di tutti quei di Giuda, che saran venuti dalle loro città.
Forse presenteranno le loro supplicazioni all'Eterno, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; perché l'ira e il furore che l'Eterno ha espresso contro questo popolo, sono grandi".
E Baruc, figliuolo di Neria, fece tutto quello che gli aveva ordinato il profeta Geremia, e lesse dal libro le parole dell'Eterno.
Or l'anno quinto di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, il nono mese, fu pubblicato un digiuno nel cospetto dell'Eterno, per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme.
E Baruc lesse dal libro le parole di Geremia in presenza di tutto il popolo, nella casa dell'Eterno, nella camera di Ghemaria, figliuolo di Shafan, segretario, nel cortile superiore, all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno.
Or Micaia, figliuolo di Ghemaria, figliuolo di Shafan, udì tutte le parole dell'Eterno, lette dal libro;
scese nella casa del re, nella camera del segretario, ed ecco che quivi stavan seduti tutti i capi: Elishama il segretario, Delaia figliuolo di Scemaia, Elnathan figliuolo di Acbor, Ghemaria figliuolo di Shafan, Sedekia figliuolo di Hanania, e tutti gli altri capi.
E Micaia riferì loro tutte le parole che aveva udite mentre Baruc leggeva il libro in presenza del popolo.
Allora tutti i capi mandarono Jehudi, figliuolo di Nethania, figliuolo di Scelemia, figliuolo di Cusci, a Baruc per dirgli: "Prendi in mano il rotolo dal quale tu hai letto in presenza del popolo, e vieni". E Baruc, figliuolo di Neria, prese in mano il rotolo, e venne a loro.
Ed essi gli dissero: "Siediti, e leggilo qui a noi". E Baruc lo lesse in loro presenza.
E quand'essi ebbero udito tutte quelle parole, si volsero spaventati gli uni agli altri, e dissero a Baruc: Non mancheremo di riferire tutte queste parole al re".
Poi chiesero a Baruc: "Dicci ora come hai scritto tutte queste parole uscite dalla sua bocca".
E Baruc rispose loro: "Egli m'ha dettato di bocca sua tutte queste parole, e io le ho scritte con inchiostro nel libro".
Allora i capi dissero a Baruc: "Vatti a nascondere tanto tu quanto Geremia; e nessuno sappia dove siete".
Poi andarono dal re, nel cortile, riposero il rotolo nella camera di Elishama, segretario, e riferirono al re tutte quelle parole.