Commento, spiegazione e studio di Geremia 46:2-9, verso per verso
Riguardo all'Egitto. Circa l'esercito di Faraone Neco, re d'Egitto, che era presso al fiume Eufrate a Carkemish, e che Nebucadnetsar, re di Babilonia, sconfisse il quarto anno di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda.
Preparate lo scudo e la targa, e avvicinatevi per la battaglia.
Attaccate i cavalli, e voi, cavalieri, montate, e presentatevi con gli elmi in capo; forbite le lance, indossate le corazze!
Perché li veggo io sbigottiti, vòlti in rotta? I loro prodi sono sconfitti, si dànno alla fuga senza volgersi indietro; d'ogn'intorno è terrore, dice l'Eterno.
Il veloce non fugga, il prode non scampi! Al settentrione, presso il fiume Eufrate vacillano e cadono.
Chi è colui che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi?
E' l'Egitto, che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi. Egli dice: "Io salirò, ricoprirò la terra, distruggerò le città e i loro abitanti".
All'assalto! cavalli; al galoppo! carri; si facciano avanti i prodi, quei d'Etiopia e di Put che portan lo scudo e que' di Lud che maneggiano e tendono l'arco.