Commento, spiegazione e studio di Geremia 46:3-12, verso per verso
Preparate lo scudo e la targa, e avvicinatevi per la battaglia.
Attaccate i cavalli, e voi, cavalieri, montate, e presentatevi con gli elmi in capo; forbite le lance, indossate le corazze!
Perché li veggo io sbigottiti, vòlti in rotta? I loro prodi sono sconfitti, si dànno alla fuga senza volgersi indietro; d'ogn'intorno è terrore, dice l'Eterno.
Il veloce non fugga, il prode non scampi! Al settentrione, presso il fiume Eufrate vacillano e cadono.
Chi è colui che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi?
E' l'Egitto, che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi. Egli dice: "Io salirò, ricoprirò la terra, distruggerò le città e i loro abitanti".
All'assalto! cavalli; al galoppo! carri; si facciano avanti i prodi, quei d'Etiopia e di Put che portan lo scudo e que' di Lud che maneggiano e tendono l'arco.
Questo giorno, per il Signore, per l'Eterno degli eserciti, è giorno di vendetta, in cui si vendica de' suoi nemici. La spada divorerà, si sazierà, s'inebrierà del loro sangue; poiché il Signore, l'Eterno degli eserciti, immola le vittime nel paese del settentrione, presso il fiume Eufrate.
Sali a Galaad, prendi del balsamo, o vergine, figliuola d'Egitto! Invano moltiplichi i rimedi; non v'è medicatura che valga per te.
Le nazioni odono la tua ignominia, e la terra è piena del tuo grido; poiché il prode vacilla appoggiandosi al prode, ambedue cadono assieme.