Commento, spiegazione e studio di Geremia 48:30-32, verso per verso
Io conosco la sua tracotanza, dice l'Eterno, ch'è mal fondata; le sue vanterie non hanno approdato a nulla di stabile.
Perciò, io alzo un lamento su Moab, io do in gridi per tutto Moab; perciò si geme per quei di ir-Heres.
O vigna di Sibma, io piango per te più ancora che per Jazer; i tuoi rami andavan oltre il mare, arrivavano fino al mare di Jazer; il devastatore è piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia.