Commento, spiegazione e studio di Geremia 5:10-18, verso per verso
Salite sulle sue mura e distruggete, ma non la finite del tutto; portate via i suoi tralci, perché non son dell'Eterno!
Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda m'hanno tradito, dice l'Eterno.
Rinnegano l'Eterno, e dicono: "Non esiste; nessun male ci verrà addosso, noi non vedremo né spada né fame;
i profeti non sono che vento, e nessuno parla in essi. Quel che minacciano sia fatto a loro!"
Perciò così parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti: Perché avete detto quelle parole, ecco, io farò che la parola mia sia come fuoco nella tua bocca, che questo popolo sia come legno, e che quel fuoco lo divori.
Ecco, io faccio venire da lungi una nazione contro di voi, o casa d'Israele, dice l'Eterno; una nazione valorosa, una nazione antica, una nazione della quale tu non conosci la lingua e non intendi le parole.
Il suo turcasso è un sepolcro aperto; tutti quanti son dei prodi.
Essa divorerà le tue mèssi e il tuo pane, divorerà i tuoi figliuoli e le tue figliuole, divorerà le tue pecore e i tuoi buoi, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; abbatterà con la spada le tue città forti nelle quali confidi.
Ma anche in quei giorni, dice l'Eterno, io non ti finirò del tutto.