Commento, spiegazione e studio di Geremia 50:21-28, verso per verso
Sali contro il paese di Merathaim e contro gli abitanti di Pekod! Inseguili colla spada, votali allo sterminio, dice l'Eterno, e fa' esattamente come io t'ho comandato!
S'ode nel paese un grido di guerra, e grande è il disastro.
Come mai s'è rotto, s'è spezzato il martello di tutta la terra? Come mai Babilonia è divenuta una desolazione fra le nazioni?
Io t'ho teso un laccio, e tu, o Babilonia, vi sei stata presa, senza che te n'accorgessi; sei stata trovata, ed arrestata, perché ti sei messa in guerra contro l'Eterno.
L'Eterno ha aperto la sua armeria, e ha tratto fuori le armi della sua indignazione; poiché questa è un'opera che il Signore, l'Eterno degli eserciti, ha da compiere nel paese de' Caldei.
Venite contro a lei da tutte le parti, aprite i suoi granai, ammucchiatela come tante mannelle, votatela allo sterminio, che nulla ne resti!
Uccidete tutti i suoi tori, fateli scendere al macello! Guai a loro! poiché il loro giorno è giunto, il giorno della loro visitazione.
S'ode la voce di quelli che fuggono, che scampano dal paese di Babilonia per annunziare in Sion la vendetta dell'Eterno, del nostro Dio, la vendetta del suo tempio.