Commento, spiegazione e studio di Geremia 51:48-56, verso per verso
E i cieli, la terra, e tutto ciò ch'è in essi, giubileranno su Babilonia, perché i devastatori piomberanno su lei dal settentrione, dice l'Eterno.
Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele, così in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese.
O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate, ricordatevi da lungi dell'Eterno, e erusalemme vi ritorni in cuore!
Noi eravamo coperti d'onta all'udire gli oltraggi, la vergogna ci copriva la faccia, perché gli stranieri eran venuti nel santuario della casa dell'Eterno.
Perciò, ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io farò giustizia delle sue immagini scolpite, e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.
Quand'anche Babilonia s'elevasse fino al cielo, quand'anche rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi, le verranno da parte mia dei devastatori, dice l'Eterno.
Giunge da Babilonia un grido, la notizia d'un gran disastro dalla terra de' Caldei.
Poiché l'Eterno devasta Babilonia, e fa cessare il suo grande rumore; le onde dei devastatori muggono come grandi acque, se ne ode il fracasso;
poiché il devastatore piomba su lei, su Babilonia, i suoi prodi son presi, i loro archi spezzati, giacché l'Eterno è l'Iddio delle retribuzioni, non manca di rendere ciò ch'è dovuto.