Commento, spiegazione e studio di Giobbe 10:2-8, verso per verso
Io dirò a Dio: "Non mi condannare! Fammi sapere perché contendi meco!"
Ti par egli ben fatto d'opprimere, di sprezzare l'opera delle tue mani e di favorire i disegni de' alvagi?
Hai tu occhi di carne? Vedi tu come vede l'uomo?
I tuoi giorni son essi come i giorni del mortale, i tuoi anni son essi come gli anni degli umani,
che tu investighi tanto la mia iniquità, che t'informi così del mio peccato,
pur sapendo ch'io non son colpevole, e che non v'è chi mi liberi dalla tua mano?
Le tue mani m'hanno formato m'hanno fatto tutto quanto e tu mi distruggi!