Commento, spiegazione e studio di Giobbe 12:9-25, verso per verso
Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell'Eterno ha fatto ogni cosa,
ch'egli tiene in mano l'anima di tutto quel che vive, e lo spirito di ogni essere umano?
L'orecchio non discerne esso le parole, come il palato assaggia le vivande?
Nei vecchi si trova la sapienza e lunghezza di giorni da intelligenza.
Ma in Dio stanno la saviezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza.
Ecco, egli abbatte, e niuno può ricostruire; Chiude un uomo in prigione, e non v'è chi gli apra.
Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.
Egli possiede la forza e l'abilità; da lui dipendono chi erra e chi fa errare.
Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.
Scioglie i legami dell'autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene.
Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti.
Priva della parola i più eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi.
Sparge lo sprezzo sui nobili, e rallenta la cintura ai forti.
Rivela le cose recondite, facendole uscir dalle tenebre, e trae alla luce ciò ch'è avvolto in ombra di morte.
Aggrandisce i popoli e li annienta, amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini;
Toglie il senno ai capi della terra, e li fa errare in solitudini senza sentiero.
Van brancolando nelle tenebre, senza alcuna luce, e li fa barcollare come ubriachi.