Commento, spiegazione e studio di Giobbe 16:15-20, verso per verso
Mi son cucito un cilicio sulla pelle, ho prostrato la mia fronte nella polvere.
Il mio viso è rosso di pianto, e sulle mie palpebre si stende l'ombra di morte.
Eppure, le mie mani non commisero mai violenza, e la mia preghiera fu sempre pura.
O terra, non coprire il mio sangue, e non vi sia luogo ove si fermi il mio grido!
Già fin d'ora, ecco, il mio Testimonio è in cielo, il mio Garante è nei luoghi altissimi.
Gli amici mi deridono, ma a Dio si volgon piangenti gli occhi miei;