Commento, spiegazione e studio di Giobbe 17:11-16, verso per verso
I miei giorni passano, i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti,
e costoro pretendon che la notte sia giorno, che la luce sia vicina, quando tutto è buio!
Se aspetto come casa mia il soggiorno de' morti, se già mi son fatto il letto nelle tenebre,
se ormai dico al sepolcro "tu sei mio padre" e ai vermi: "siete mia madre e mia sorella,"
dov'è dunque la mia speranza? questa speranza mia chi la può scorgere?
Essa scenderà alle porte del soggiorno de' morti, quando nella polvere troverem riposo assieme".