Commento, spiegazione e studio di Giobbe 18:11-21, verso per verso
Paure lo atterriscono d'ogn'intorno, lo inseguono, gli stanno alle calcagna.
La sua forza vien meno dalla fame, la calamità gli sta pronta al fianco.
Gli divora a pezzo a pezzo la pelle, gli divora le membra il primogenito della morte.
Egli è strappato dalla sua tenda che credea sicura, e fatto scendere verso il re degli spaventi.
Nella sua tenda dimora chi non è de' suoi, e la sua casa è cosparsa di zolfo.
In basso s'inaridiscono le sue radici, in alto son tagliati i suoi rami.
La sua memoria scompare dal paese, più non s'ode il suo nome per le campagne.
E' cacciato dalla luce nelle tenebre, ed è bandito dal mondo.
Non lascia tra il suo popolo né figli, né nipoti, nessun superstite dov'egli soggiornava.
Quei d'occidente son stupiti della sua sorte, e quei d'oriente ne son presi d'orrore.
Certo son tali le dimore dei perversi e tale è il luogo di chi non conosce Iddio".