Commento, spiegazione e studio di Giobbe 19:14-19, verso per verso
M'hanno abbandonato i miei parenti, gl'intimi miei m'hanno dimenticato.
I miei domestici e le mie serve mi trattan da straniero; agli occhi loro io sono un estraneo.
Chiamo il mio servo, e non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca.
Il mio fiato ripugna alla mia moglie, faccio pietà a chi nacque dal seno di mia madre.
Perfino i bimbi mi sprezzano; se cerco d'alzarmi mi scherniscono.
Tutti gli amici più stretti m'hanno in orrore, e quelli che amavo mi si son vòlti contro.