Commento, spiegazione e studio di Giobbe 20:5-16, verso per verso
il trionfo de' malvagi è breve, e la gioia degli empi non dura che un istante?
Quando la sua altezza giungesse fino al cielo ed il suo capo toccasse le nubi,
l'empio perirà per sempre come lo sterco suo; quelli che lo vedevano diranno: "Dov'è?"
Se ne volerà via come un sogno, e non si troverà più; dileguerà come una visione notturna.
L'occhio che lo guardava, cesserà di vederlo, e la sua dimora più non lo scorgerà.
I suoi figli si raccomanderanno ai poveri, e le sue mani restituiranno la sua ricchezza.
Il vigor giovanile che gli riempiva l'ossa giacerà nella polvere con lui.
Il male è dolce alla sua bocca, se lo nasconde sotto la lingua,
lo risparmia, non lo lascia andar giù, lo trattiene sotto al suo palato:
ma il cibo gli si trasforma nelle viscere, e gli diventa in corpo veleno d'aspide.
Ha trangugiato ricchezze e le vomiterà; Iddio stesso gliele ricaccerà dal ventre.
Ha succhiato veleno d'aspide, la lingua della vipera l'ucciderà.