Commento, spiegazione e studio di Giobbe 32:6-22, verso per verso
Ed Elihu, figliuolo di Barakeel il Buzita, rispose e disse: "Io son giovine d'età e voi siete vecchi; erciò mi son tenuto indietro e non ho ardito esporvi il mio pensiero.
Dicevo: "Parleranno i giorni, e il gran numero degli anni insegnerà la sapienza".
Ma, nell'uomo, quel che lo rende intelligente è lo spirito, è il soffio dell'Onnipotente.
Non quelli di lunga età sono sapienti, né i vecchi son quelli che comprendono il giusto.
Perciò dico: "Ascoltatemi; vi esporrò anch'io il mio pensiero".
Ecco, ho aspettato i vostri discorsi, ho ascoltato i vostri argomenti, mentre andavate cercando altre parole.
V'ho seguito attentamente, ed ecco, nessun di voi ha convinto Giobbe, nessuno ha risposto alle sue parole.
Non avete dunque ragione di dire: "Abbiam trovato la sapienza! Dio soltanto lo farà cedere; non l'uomo!"
Egli non ha diretto i suoi discorsi contro a me, ed io non gli risponderò colle vostre parole.
Eccoli sconcertati! non rispondon più, non trovan più parole.
Ed ho aspettato che non parlassero più, che restassero e non rispondessero più.
Ma ora risponderò anch'io per mio conto, esporrò anch'io il mio pensiero!
Perché son pieno di parole, e lo spirito ch'è dentro di me mi stimola.
Ecco, il mio seno è come vin rinchiuso, è simile ad otri pieni di vin nuovo, che stanno per scoppiare.
Parlerò dunque e mi solleverò, aprirò le labbra e risponderò!
E lasciate ch'io parli senza riguardi personali, senza adulare alcuno;
poiché adulare io non so; se lo facessi, il mio Fattore tosto mi torrebbe di mezzo.