Commento, spiegazione e studio di Giobbe 37:1-13, verso per verso
A tale spettacolo il cuor mi trema e balza fuor del suo luogo.
Udite, udite il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca!
Egli lo lancia sotto tutti i cieli e il suo lampo guizza fino ai lembi della terra.
Dopo il lampo, una voce rugge; egli tuona con la sua voce maestosa; e quando s'ode la voce, il fulmine non e già più nella sua mano.
Iddio tuona con la sua voce maravigliosamente; grandi cose egli fa che noi non intendiamo.
Dice alla neve: "Cadi sulla terra!" lo dice al nembo della pioggia, al nembo delle piogge torrenziali.
Rende inerte ogni mano d'uomo, onde tutti i mortali, che son opera sua, imparino a conoscerlo.
Le bestie selvagge vanno nel covo, e stan ritirate entro le tane.
Dai recessi del sud viene l'uragano, dagli aquiloni il freddo.
Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e si contrae la distesa dell'acque.
Egli carica pure le nubi d'umidità, disperde lontano le nuvole che portano i suoi lampi
ed esse, da lui guidate, vanno vagando nei lor giri per eseguir quanto ei loro comanda sopra la faccia di tutta la terra;
e le manda o come flagello, o come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà.