Commento, spiegazione e studio di Giobbe 37:6-16, verso per verso
Dice alla neve: "Cadi sulla terra!" lo dice al nembo della pioggia, al nembo delle piogge torrenziali.
Rende inerte ogni mano d'uomo, onde tutti i mortali, che son opera sua, imparino a conoscerlo.
Le bestie selvagge vanno nel covo, e stan ritirate entro le tane.
Dai recessi del sud viene l'uragano, dagli aquiloni il freddo.
Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e si contrae la distesa dell'acque.
Egli carica pure le nubi d'umidità, disperde lontano le nuvole che portano i suoi lampi
ed esse, da lui guidate, vanno vagando nei lor giri per eseguir quanto ei loro comanda sopra la faccia di tutta la terra;
e le manda o come flagello, o come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà.
Porgi l'orecchio a questo, o Giobbe; fermati, e considera le maraviglie di Dio!
Sai tu come Iddio le diriga e faccia guizzare il lampo dalle sue nubi?
Conosci tu l'equilibrio delle nuvole, le maraviglie di colui la cui scienza è perfetta?