Commento, spiegazione e studio di Giobbe 39:19-30, verso per verso
Sei tu che dài al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d'una fremente criniera?
Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.
Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.
Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada.
Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo.
Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.
Com'ode lo squillo, dice: Aha! E fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi, e il grido di guerra.
E' l'intelligenza tua che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegar l'ali verso mezzogiorno?
E' forse al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati?
Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;
di là spia la preda, e i suoi occhi miran lontano.
I suoi piccini s'abbeveran di sangue, e dove son de' corpi morti, ivi ella si trova".