Commento, spiegazione e studio di Giobbe 4:1-14, verso per verso
Allora Elifaz di Teman rispose disse:
"Se provassimo a dirti una parola ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattener le parole?
Ecco tu n'hai ammaestrati molti, hai fortificato le mani stanche;
le tue parole hanno rialzato chi stava cadendo, hai raffermato le ginocchia vacillanti;
e ora che il male piomba su te, tu ti lasci abbattere; ora ch'è giunto fino a te, sei tutto smarrito.
La tua pietà non è forse la tua fiducia, e l'integrità della tua vita la speranza tua?
Ricorda: quale innocente perì mai? e dove furono gli uomini retti mai distrutti?
Io per me ho visto che coloro che arano iniquità e seminano tormenti, ne mietono i frutti.
Al soffio di Dio essi periscono, dal vento del suo corruccio son consumati.
Spenta è la voce del ruggente, sono spezzati i denti dei leoncelli.
Perisce per mancanza di preda il forte leone, e restan dispersi i piccini della leonessa.
Una parola m'è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha còlto il lieve sussurro.
Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,
uno spavento mi prese, un tremore che mi fece fremer tutte l'ossa.