Commento, spiegazione e studio di Giobbe 4:16-21, verso per verso
Si fermò, ma non riconobbi il suo sembiante; una figura mi stava davanti agli occhi e udii una voce sommessa che diceva:
"Può il mortale esser giusto dinanzi a Dio? Può l'uomo esser puro dinanzi al suo Fattore?
Ecco, Iddio non si fida de' suoi propri servi, e trova difetti nei suoi angeli;
quanto più in quelli che stanno in case d'argilla, che han per fondamento la polvere e son schiacciati al par delle tignuole!
Tra la mattina e la sera sono infranti; periscono per sempre, senza che alcuno se ne accorga.
La corda della lor tenda, ecco, è strappata, e muoion senza posseder la sapienza".