Commento, spiegazione e studio di Giobbe 40:15-24, verso per verso
Guarda l'ippopotamo che ho fatto al par di te; esso mangia l'erba come il bove.
Ecco la sua forza è nei suoi lombi, e il vigor suo nei muscoli del ventre.
Stende rigida come un cedro la coda; i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme.
Le sue ossa sono tubi di rame; le sue membra, sbarre di ferro.
Esso è il capolavoro di Dio; colui che lo fece l'ha fornito di falce,
perché i monti gli producon la pastura; e là tutte le bestie de' campi gli scherzano intorno.
Si giace sotto i loti, nel folto de' canneti, in mezzo alle paludi.
I loti lo copron dell'ombra loro, i salci del torrente lo circondano.
Straripi pure il fiume, ei non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola.
Potrebbe alcuno impadronirsene assalendolo di fronte? o prenderlo colle reti per forargli il naso?