Commento, spiegazione e studio di Giobbe 41:10-13, verso per verso
(41:2) Nessuno è tanto ardito da provocarlo. E chi dunque oserà starmi a fronte?
(41:3) Chi mi ha anticipato alcun che perch'io glielo debba rendere? Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia.
(41:4) E non vo' tacer delle sue membra, della sua gran forza, della bellezza della sua armatura.
(41:5) Chi l'ha mai spogliato della sua corazza? Chi è penetrato fra la doppia fila de' suoi denti?