Commento, spiegazione e studio di Giobbe 5:5-7, verso per verso
L'affamato gli divora la raccolta, gliela rapisce perfino di tra le spine; e l'assetato gli trangugia i beni.
Ché la sventura non spunta dalla terra né il dolore germina dal suolo;
ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.