Commento, spiegazione e studio di Giobbe 5:8-17, verso per verso
Io però vorrei cercar di Dio, e a Dio vorrei esporre la mia causa:
a lui, che fa cose grandi, imperscrutabili, maraviglie senza numero;
che spande la pioggia sopra la terra e manda le acque sui campi;
che innalza quelli ch'erano abbassati e pone in salvo gli afflitti in luogo elevato;
che sventa i disegni degli astuti sicché le loro mani non giungono ad eseguirli;
che prende gli abili nella loro astuzia, sì che il consiglio degli scaltri va in rovina.
Di giorno essi incorron nelle tenebre, in pien mezzodì brancolan come di notte;
ma Iddio salva il meschino dalla spada della lor bocca, e il povero di man del potente.
E così pel misero v'è speranza, mentre l'iniquità ha la bocca chiusa.
Beato l'uomo che Dio castiga! E tu non isdegnar la correzione dell'Onnipotente;