Commento, spiegazione e studio di Giobbe 6:1-7, verso per verso
Allora Giobbe rispose e disse:
"Ah, se il mio travaglio si pesasse, se le mie calamità si mettessero tutte insieme sulla bilancia!
Sarebbero trovati più pesanti che la sabbia del mare. Ecco perché le mie parole sono temerarie.
Ché le saette dell'Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne sugge il veleno; i terrori di Dio si chierano in battaglia contro me.
L'asino salvatico raglia forse quand'ha l'erba davanti? mugghia forse il bue davanti alla pastura?
Si può egli mangiar ciò ch'è scipito e senza sale? c'è qualche gusto in un chiaro d'uovo?
L'anima mia rifiuta di toccare una simil cosa, essa è per me come un cibo ripugnante.