Commento, spiegazione e studio di Giobbe 7:15-21, verso per verso
sicché l'anima mia preferisce soffocare, preferisce a queste ossa la morte.
Io mi vo struggendo; non vivrò sempre; deh, lasciami stare; i giorni miei non son che un soffio.
Che cosa è l'uomo che tu ne faccia tanto caso, che tu ponga mente ad esso,
e lo visiti ogni mattina e lo metta alla prova ad ogni istante?
Quando cesserai di tener lo sguardo fisso su me? Quando mi darai tempo d'inghiottir la mia saliva?
Se ho peccato, che ho fatto a te, o guardiano degli uomini? Perché hai fatto di me il tuo bersaglio? A al punto che son divenuto un peso a me stesso?
E perché non perdoni le mie trasgressioni e non cancelli la mia iniquità? Poiché presto giacerò nella polvere; e tu mi cercherai, ma io non sarò più".