Commento, spiegazione e studio di Giobbe 9:16-20, verso per verso
S'io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non però crederei che avesse dato ascolto alla mia voce;
egli che mi piomba addosso dal seno della tempesta, che moltiplica senza motivo le mie piaghe,
che non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza.
Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, ei dice: "Chi mi fisserà un giorno per comparire"?
Fossi pur giusto, la mia bocca stessa mi condannerebbe; fossi pure integro, essa mi farebbe dichiarar perverso.