Commento, spiegazione e studio di Gioele 1:12-17, verso per verso
La vite è secca, il fico languisce; il melagrano, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna son ecchi; la gioia è venuta meno tra i figliuoli degli uomini.
Cingetevi di sacchi e fate cordoglio, o sacerdoti! Urlate, voi ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacchi, o ministri del mio Dio! poiché l'offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio.
Bandite un digiuno, convocate una solenne raunanza! Radunate gli anziani, tutti gli abitanti del paese, nella casa dell'Eterno, del vostro Dio, e gridate all'Eterno!
Ahi, che giorno! Poiché il giorno dell'Eterno è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente.
Il nutrimento non ci è esso tolto sotto i nostri occhi? La gioia e l'esultanza non son esse scomparse dalla casa del nostro Dio?
I semi marciscono sotto le zolle, i depositi son vuoti, i granai cadranno in rovina, perché il grano è perito per la siccità.