Commento, spiegazione e studio di Gioele 1:5-12, verso per verso
Destatevi, ubriachi, e piangete! Urlate voi tutti, bevitori di vino, poiché il mosto v'è tolto di bocca!
Un popolo forte e senza numero è salito contro al mio paese. I suoi denti son denti di leone, e ha mascellari da leonessa.
Ha devastato la mia vigna, ha ridotto in minuti pezzi i miei fichi, li ha del tutto scorzati, e lasciati là, coi rami tutti bianchi.
Laméntati come vergine cinta di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza!
Offerta e libazione sono scomparsi dalla casa dell'Eterno; i sacerdoti, ministri dell'Eterno, fanno cordoglio.
La campagna è devastata, il suolo fa cordoglio, perché il frumento è distrutto, il mosto è seccato, e l'olio languisce.
Siate confusi, o agricoltori, urlate, o vignaiuoli, a motivo del frumento e dell'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto.
La vite è secca, il fico languisce; il melagrano, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna son ecchi; la gioia è venuta meno tra i figliuoli degli uomini.