Commento, spiegazione e studio di Gioele 1:8-18, verso per verso
Laméntati come vergine cinta di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza!
Offerta e libazione sono scomparsi dalla casa dell'Eterno; i sacerdoti, ministri dell'Eterno, fanno cordoglio.
La campagna è devastata, il suolo fa cordoglio, perché il frumento è distrutto, il mosto è seccato, e l'olio languisce.
Siate confusi, o agricoltori, urlate, o vignaiuoli, a motivo del frumento e dell'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto.
La vite è secca, il fico languisce; il melagrano, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna son ecchi; la gioia è venuta meno tra i figliuoli degli uomini.
Cingetevi di sacchi e fate cordoglio, o sacerdoti! Urlate, voi ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacchi, o ministri del mio Dio! poiché l'offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio.
Bandite un digiuno, convocate una solenne raunanza! Radunate gli anziani, tutti gli abitanti del paese, nella casa dell'Eterno, del vostro Dio, e gridate all'Eterno!
Ahi, che giorno! Poiché il giorno dell'Eterno è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente.
Il nutrimento non ci è esso tolto sotto i nostri occhi? La gioia e l'esultanza non son esse scomparse dalla casa del nostro Dio?
I semi marciscono sotto le zolle, i depositi son vuoti, i granai cadranno in rovina, perché il grano è perito per la siccità.
Oh come geme il bestiame! Gli armenti son costernati, perché non c'è pastura per loro; i greggi di pecore patiscono anch'essi.