Commento, spiegazione e studio di Giosuè 10:28-37, verso per verso
In quel medesimo giorno Giosuè prese Makkeda e fece passare a fil di spada la città e il suo re; li votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e tratto il re di Makkeda come avea trattato il re di Gerico.
Poi Giosuè con tutto Israele passò da Makkeda a Libna, e l'attaccò.
E l'Eterno diede anche quella col suo re nelle mani d'Israele, e Giosuè la mise a fil di spada con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e trattò il re d'essa, come avea trattato il re di Gerico.
Poi Giosuè con tutto Israele passò da Libna a Lakis; s'accampò dirimpetto a questa, e l'attaccò.
E l'Eterno diede Lakis nelle mani d'Israele, che la prese il secondo giorno, e la mise a fil di spada, con tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come avea fatto a Libna. Allora Horam, re di Ghezer, salì in soccorso di Lakis;
ma Giosuè batté lui e il suo popolo così da non lasciarne scampare alcuno.
Poi Giosuè con tutto Israele passò da Lakis ad Eglon; s'accamparono dirimpetto a questa, e l'attaccarono.
La presero quel medesimo giorno e la misero a fil di spada. In quel giorno Giosuè votò allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come avea fatto a Lakis.
Poi Giosuè con tutto Israele salì da Eglon ad Hebron, e l'attaccarono.
La presero, la misero a fil di spada insieme col suo re, con tutte le sue città e con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò sfuggire una, esattamente come avea fatto ad Eglon; la votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano.