Commento, spiegazione e studio di Giosuè 15:6-15, verso per verso
di là saliva verso Beth-Hogla, passava al nord di Beth-Araba, saliva fino al sasso di Bohan figliuolo di uben;
poi, partendo dalla valle di Acor, saliva a Debir e si dirigeva verso il nord dal lato di Ghilgal, che è dirimpetto alla salita di Adummim, a sud del torrente; poi passava presso le acque di En-Scemesh, e faceva capo a En-Roghel.
Di là il confine saliva per la valle di Ben-Hinnom fino al versante meridionale del monte de' Gebusei che è Gerusalemme, poi s'elevava fino al sommo del monte ch'è dirimpetto alla valle di Hinnom a ccidente, e all'estremità della valle dei Refaim, al nord.
Dal sommo del monte, il confine si estendeva fino alla sorgente delle acque di Neftoah, continuava verso le città del monte Efron, e si prolungava fino a Baala, che è Kiriath-Iearim.
Da Baala volgeva poi a occidente verso la montagna di Seir, passava per il versante settentrionale del monte Iearim, che è Kesalon, scendeva a Beth-Scemesh e passava per Timna.
Di là il confine continuava verso il lato settentrionale di Escron, si estendeva verso Scikron, passava per il monte Baala, si prolungava fino a Iabneel, e facea capo al mare.
Il confine occidentale era il mar grande. Tali furono da tutti i lati i confini dei figliuoli di Giuda secondo le loro famiglie.
A Caleb, figliuolo di Gefunne, Giosuè dette una parte in mezzo ai figliuoli di Giuda, come l'Eterno gli avea comandato, cioè: la città di Arba padre di Anak, la quale è Hebron.
E Caleb ne cacciò i tre figliuoli di Anak, Sceshai, Ahiman e Talmai, discendenti di Anak.
Di là salì contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriath-Sefer.