Commento, spiegazione e studio di Giosuè 24:2-13, verso per verso
E Giosuè disse a tutto il popolo: "Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: I vostri padri, come Terah padre d'Abrahamo e padre di Nahor, abitarono anticamente di là dal fiume, e servirono ad altri dèi.
E io presi il padre vostro Abrahamo di là dal fiume, e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; oltiplicai la sua progenie, e gli diedi Isacco.
E ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù, e assegnai ad Esaù il possesso della montagna di Seir, e Giacobbe e i suoi figliuoli scesero in Egitto.
Poi mandai Mosè ed Aaronne, e colpii l'Egitto coi prodigi che feci in mezzo ad esso; e dopo ciò, ve ne trassi fuori.
Trassi dunque fuor dall'Egitto i vostri padri, e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al mar Rosso.
Quelli gridarono all'Eterno, ed egli pose delle fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi fece venir sopra loro il mare, che li ricoperse; e gli occhi vostri videro quel ch'io feci agli Egiziani. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto.
Io vi condussi quindi nel paese degli Amorei, che abitavano di là dal Giordano; essi combatterono contro di voi, e io li diedi nelle vostre mani; voi prendeste possesso del loro paese, e io li distrussi d'innanzi a voi.
Poi Balak figliuolo di Tsippor, re di Moab, si levò a muover guerra ad Israele; e mandò a chiamare alaam, figliuolo di Beor, perché vi maledicesse;
ma io non volli dare ascolto a Balaam; egli dovette benedirvi, e vi liberai dalle mani di Balak.
E passaste il Giordano, e arrivaste a Gerico; gli abitanti di Gerico, gli Amorei, i Ferezei, i Cananei, gli ittei, i Ghirgasei, gli Hivvei e i Gebusei combatteron contro di voi, e io li diedi nelle vostre mani.
E mandai davanti a voi i calabroni, che li scacciarono d'innanzi a voi, com'era avvenuto dei due re morei: non fu per la tua spada ne per il tuo arco.
E vi diedi una terra che voi non avevate lavorata, delle città che non avevate costruite; voi abitate in esse e mangiate del frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantati.