Commento, spiegazione e studio di Giosuè 6:1-12, verso per verso
Or Gerico era ben chiusa e barricata per paura de' figliuoli d'Israele; nessuno ne usciva e nessuno v'entrava.
E l'Eterno disse a Giosuè: "Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri.
Voi tutti dunque, uomini di guerra, circuite la città, facendone il giro una volta. Così farai per sei giorni;
e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe.
E avverrà, che quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo darà in un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto dinanzi a sé".
Allora Giosuè, figliuolo di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: "Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca dell'Eterno".
Poi disse al popolo: "Andate, fate il giro della città, e l'avanguardia preceda l'arca dell'Eterno".
Quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'Eterno, si misero in marcia sonando le trombe; e l'arca del patto dell'Eterno teneva loro dietro.
E l'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che sonavan le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; urante la marcia, i sacerdoti sonavan le trombe.
Or Giosuè avea dato al popolo quest'ordine: "Non gridate, fate che non s'oda la vostra voce e non v'esca parola di bocca, fino al giorno ch'io vi dirò: Gridate! allora griderete".
Così fece fare all'arca dell'Eterno il giro della città una volta; poi rientrarono nel campo, e quivi passarono la notte.
Giosuè si levò la mattina di buon'ora, e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno.