Commento, spiegazione e studio di Giosuè 6:2-21, verso per verso
E l'Eterno disse a Giosuè: "Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri.
Voi tutti dunque, uomini di guerra, circuite la città, facendone il giro una volta. Così farai per sei giorni;
e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe.
E avverrà, che quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo darà in un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto dinanzi a sé".
Allora Giosuè, figliuolo di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: "Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca dell'Eterno".
Poi disse al popolo: "Andate, fate il giro della città, e l'avanguardia preceda l'arca dell'Eterno".
Quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'Eterno, si misero in marcia sonando le trombe; e l'arca del patto dell'Eterno teneva loro dietro.
E l'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che sonavan le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; urante la marcia, i sacerdoti sonavan le trombe.
Or Giosuè avea dato al popolo quest'ordine: "Non gridate, fate che non s'oda la vostra voce e non v'esca parola di bocca, fino al giorno ch'io vi dirò: Gridate! allora griderete".
Così fece fare all'arca dell'Eterno il giro della città una volta; poi rientrarono nel campo, e quivi passarono la notte.
Giosuè si levò la mattina di buon'ora, e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno.
I sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'arca dell'Eterno s'avanzavano, sonando le trombe durante la marcia. L'avanguardia li precedeva; la retroguardia seguiva l'arca dell'Eterno; e durante la marcia, i sacerdoti sonavan le trombe.
Il secondo giorno circuirono la città una volta, e poi tornarono al campo. Così fecero per sei giorni.
E il settimo giorno, levatisi la mattina allo spuntar dell'alba, fecero sette volte il giro della città in quella stessa maniera; solo quel giorno fecero il giro della città sette volte.
La settima volta, come i sacerdoti sonavan le trombe, Giosuè disse al popolo: "Gridate! perché l'Eterno v'ha dato la città.
E la città con tutto quel che contiene sarà sacrata all'Eterno per essere sterminata come un interdetto; solo Rahab, la meretrice, avrà salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati.
E voi guardatevi bene da ciò ch'è votato all'interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto il campo d'Israele, gettandovi lo scompiglio.
Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno".
Il popolo dunque gridò e i sacerdoti sonaron le trombe; e avvenne che quando il popolo ebbe udito il suono delle trombe diè in un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.
E votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada, uomini, donne, fanciulli e vecchi, e buoi e pecore e asini.