Commento, spiegazione e studio di Giosuè 9:16-27, verso per verso
Ma tre giorni dopo ch'ebber fermato questo patto, seppero che quelli eran loro vicini e abitavano in mezzo a loro;
poiché i figliuoli d'Israele partirono, e giunsero alle loro città il terzo giorno: le loro città erano abaon, Kefira, Beeroth e Kiriath-Jearim.
Ma i figliuoli d'Israele non li uccisero, a motivo del giuramento che i capi della raunanza avean fatto loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. Però, tutta la raunanza mormorò contro i capi.
E tutti i capi dissero all'intera raunanza: "Noi abbiam giurato loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; perciò non li possiamo toccare.
Ecco quel che faremo loro: li lasceremo in vita, per non trarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che abbiam fatto loro".
I capi dissero dunque: "Essi vivranno!" Ma quelli furono semplici spaccalegna ed acquaioli per tutta la raunanza, come i capi avean loro detto.
Giosuè dunque li chiamò e parlò loro così: "Perché ci avete ingannati dicendo: Stiamo molto lontano da voi mentre abitate in mezzo a noi?
Or dunque siete maledetti, e non cesserete mai d'essere schiavi, spaccalegna ed acquaioli per la casa del mio Dio".
E quelli risposero a Giosuè e dissero: "Era stato espressamente riferito ai tuoi servi che il tuo Dio, l'Eterno, aveva ordinato al suo servo Mosè di darvi tutto il paese e di sterminarne d'innanzi a voi tutti gli abitanti. E noi, al vostro appressarvi, siamo stati in gran timore per le nostre vite, ed abbiamo fatto questo.
Ed ora eccoci qui nelle tue mani; trattaci come ti par che sia bene e giusto di fare".
Giosuè li trattò dunque così: li liberò dalle mani de' figliuoli d'Israele, perché questi non li uccidessero;
ma in quel giorno li destinò ad essere spaccalegna ed acquaioli per la raunanza e per l'altare dell'Eterno, nel luogo che l'Eterno si sceglierebbe: ed e ciò che fanno anche al dì d'oggi.