Commento, spiegazione e studio di Giosuè 9:3-21, verso per verso
Gli abitanti di Gabaon, dal canto loro, quand'ebbero udito ciò che Giosuè avea fatto a Gerico e ad Ai,
procedettero con astuzia: partirono, provvisti di viveri, caricarono sui loro asini dei sacchi vecchi e de' ecchi otri da vino, rotti e ricuciti;
si misero ai piedi de' calzari vecchi rappezzati, e de' vecchi abiti addosso; e tutto il pane di cui s'eran provvisti era duro e sbriciolato.
Andarono da Giosuè, al campo di Ghilgal, e dissero a lui e alla gente d'Israele: "Noi veniamo di paese lontano; or dunque fate alleanza con noi".
La gente d'Israele rispose a questi Hivvei: "Forse voi abitate in mezzo a noi; come dunque faremmo alleanza con voi?"
Ma quelli dissero a Giosuè: "Noi siam tuoi servi!" E Giosuè a loro: "Chi siete? e donde venite?" E uelli gli risposero:
"I tuoi servi vengono da un paese molto lontano, tratti dalla fama dell'Eterno, del tuo Dio; poiché abbiam sentito parlare di lui, di tutto quello che ha fatto in Egitto
e di tutto quello che ha fatto ai due re degli Amorei di là dal Giordano, a Sihon re di Heshbon e ad Og re di Basan, che abitava ad Astaroth.
E i nostri anziani e tutti gli abitanti del nostro paese ci hanno detto: "Prendete con voi delle provviste per il viaggio, andate loro incontro e dite: Noi siamo vostri servi; fate dunque alleanza con noi.
Ecco il nostro pane; lo prendemmo caldo dalle nostre case, come provvista, il giorno che partimmo per venire da voi, e ora eccolo duro e sbriciolato;
e questi sono gli otri da vino che empimmo tutti nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri calzari, che si son logorati per la gran lunghezza del viaggio".
Allora la gente d'Israele prese delle loro provviste, e non consultò l'Eterno.
E Giosuè fece pace con loro e fermò con loro un patto, per il quale avrebbe lasciato loro la vita; e i capi della raunanza lo giuraron loro.
Ma tre giorni dopo ch'ebber fermato questo patto, seppero che quelli eran loro vicini e abitavano in mezzo a loro;
poiché i figliuoli d'Israele partirono, e giunsero alle loro città il terzo giorno: le loro città erano abaon, Kefira, Beeroth e Kiriath-Jearim.
Ma i figliuoli d'Israele non li uccisero, a motivo del giuramento che i capi della raunanza avean fatto loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. Però, tutta la raunanza mormorò contro i capi.
E tutti i capi dissero all'intera raunanza: "Noi abbiam giurato loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; perciò non li possiamo toccare.
Ecco quel che faremo loro: li lasceremo in vita, per non trarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che abbiam fatto loro".
I capi dissero dunque: "Essi vivranno!" Ma quelli furono semplici spaccalegna ed acquaioli per tutta la raunanza, come i capi avean loro detto.