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Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:
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Egli ha accecato gli occhi loro e ha indurato i loro cuori, affinché non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, e io non li sani.
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Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.
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Pur nondimeno molti, anche fra i capi, credettero in lui; ma a cagione dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga;
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perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
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Ma Gesù ad alta voce avea detto: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato;
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e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato.
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Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre.
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E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.
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Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno.
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Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre che m'ha mandato, m'ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare;
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ed io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che dico, così le dico, come il Padre me le ha dette.