Commento, spiegazione e studio di Giovanni 4:31-54, verso per verso
Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia.
Ma egli disse loro:
Perciò i discepoli si dicevano l'uno all'altro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?
Gesù disse loro:
Or molti de' Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: Egli m'ha detto tutte le cose che ho fatte.
Quando dunque i Samaritani furono venuti a lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne quivi due giorni.
E più assai credettero a motivo della sua parola;
e dicevano alla donna: Non è più a motivo di quel che tu ci hai detto, che crediamo; perché abbiamo udito da noi, e sappiamo che questi è veramente il Salvator del mondo.
Passati que' due giorni, egli partì di là per andare in Galilea;
poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua propria patria.
Quando dunque fu venuto in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avean vedute tutte le cose ch'egli avea fatte in Gerusalemme alla festa; poiché anch'essi erano andati alla festa.
Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove avea cambiato l'acqua in vino. E v'era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo a Capernaum.
Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò a lui e lo pregò che scendesse e guarisse il suo figliuolo, perché stava per morire.
Perciò Gesù gli disse:
L'ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia.
Gesù gli disse:
E come già stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: Il tuo figliuolo vive.
Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: Ieri, all'ora settima, la febbre lo lasciò.
Così il padre conobbe che ciò era avvenuto nell'ora che Gesù gli avea detto:
Questo secondo miracolo fece di nuovo Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.