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I nostri padri mangiaron la manna nel deserto, com'è scritto: Egli diè loro da mangiare del pane venuto dal cielo.
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E Gesù disse loro: In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.
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Poiché il pan di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo. Essi quindi gli dissero:
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Signore, dacci sempre di codesto pane.
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Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete.
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Ma io ve l'ho detto: Voi m'avete veduto, eppur non credete!
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Tutto quel che il Padre mi dà, verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori;
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perché son disceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.
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E questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: ch'io non perda nulla di tutto quel ch'Egli m'ha ato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.
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Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
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I Giudei perciò mormoravano di lui perché avea detto: Io sono il pane che è disceso dal cielo.
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E dicevano: Non è costui Gesù, il figliuol di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai dice egli ora: Io son disceso dal cielo?
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Gesù rispose e disse loro: Non mormorate fra voi.
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Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
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E' scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene a me.
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Non che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha veduto il Padre.
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In verità, in verità io vi dico: Chi crede ha vita eterna.
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Io sono il pan della vita.
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I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.
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Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia.
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Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.
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I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?
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Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.
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Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
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Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.
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Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.
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Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a cagion di me.
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Questo è il pane che è disceso dal cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno.
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Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.
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Onde molti dei suoi discepoli, udite che l'ebbero, dissero: Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?
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Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravan di ciò, disse loro: Questo vi scandalizza?
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E che sarebbe se vedeste il Figliuol dell'uomo ascendere dov'era prima?
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E' lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
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Ma fra voi ve ne sono alcuni che non credono. Poiché Gesù sapeva fin da principio chi eran quelli che non credevano, e chi era colui che lo tradirebbe.
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E diceva: Per questo v'ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre.
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D'allora molti de' suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui.
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Perciò Gesù disse ai dodici: Non ve ne volete andare anche voi?
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Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;
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e noi abbiam creduto e abbiam conosciuto che tu sei il Santo di Dio.
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Gesù rispose loro: Non ho io scelto voi dodici? Eppure, un di voi è un diavolo.
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Or egli parlava di Giuda, figliuol di Simone Iscariota, perché era lui, uno di quei dodici, che lo dovea tradire.