-
Or quando s'era già a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare.
-
Onde i Giudei si maravigliavano e dicevano: Come mai s'intende costui di lettere, senz'aver fatto studi?
-
E Gesù rispose loro e disse: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.
-
Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio.
-
Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato, egli è verace e non v'è ingiustizia in lui.
-
Mosè non v'ha egli data la legge? Eppure nessun di voi mette ad effetto la legge! Perché cercate d'uccidermi?
-
La moltitudine rispose: Tu hai un demonio! Chi cerca d'ucciderti?
-
Gesù rispose e disse loro: Un'opera sola ho fatto, e tutti ve ne maravigliate.
-
Mosè v'ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi circoncidete l'uomo in giorno di sabato.
-
Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro a me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero?
-
Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate con giusto giudizio.
-
Dicevano dunque alcuni di Gerusalemme: Non è questi colui che cercano di uccidere?
-
Eppure, ecco, egli parla liberamente, e non gli dicon nulla. Avrebbero mai i capi riconosciuto per davvero ch'egli è il Cristo?
-
Eppure, costui sappiamo donde sia; ma quando il Cristo verrà, nessuno saprà donde egli sia.
-
Gesù dunque, insegnando nel tempio, esclamò: Voi e mi conoscete e sapete di dove sono; però io non son venuto da me, ma Colui che mi ha mandato è verità, e voi non lo conoscete.
-
Io lo conosco, perché vengo da lui, ed è Lui che mi ha mandato.