Commento, spiegazione e studio di Giovanni 9:24-38, verso per verso
Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo ch'era stato cieco, e gli dissero: Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quell'uomo è un peccatore.
Egli rispose: S'egli sia un peccatore, non so, una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo.
Essi allora gli dissero: Che ti fece egli? Come t'aprì gli occhi?
Egli rispose loro: Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse anche voi diventar suoi discepoli?
Essi l'ingiuriarono e dissero: Sei tu discepolo di costui; ma noi siam discepoli di Mosè.
Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma quant'è a costui, non sappiamo di dove sia.
Quell'uomo rispose e disse loro: Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure, m'ha aperto gli occhi!
Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, quello egli esaudisce.
Da che mondo è mondo non s'è mai udito che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.
Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla.
Essi risposero e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi? E lo cacciaron fuori.
Gesù udì che l'avean cacciato fuori; e trovatolo gli disse:
Colui rispose: E chi è egli, Signore, perché io creda in lui?
Gesù gli disse:
Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostrò dinanzi.