Commento, spiegazione e studio di Giudici 1:1-15, verso per verso
Dopo la morte di Giosuè, i figliuoli d'Israele consultarono l'Eterno, dicendo: "Chi di noi salirà il primo contro i Cananei a muover loro guerra?"
E l'Eterno rispose: "Salirà Giuda; ecco, io ho dato il paese nelle sue mani".
Allora Giuda disse a Simeone suo fratello: "Sali meco nel paese che m'è toccato a sorte, e combatteremo contro i Cananei; poi anch'io andrò teco in quello ch'è toccato a te". E Simeone andò con lui.
Giuda dunque salì, e l'Eterno diede nelle loro mani i Cananei e i Ferezei; e sconfissero a Bezek diecimila uomini.
E, trovato Adoni-Bezek a Bezek, l'attaccarono, e sconfissero i Cananei e i Ferezei.
Adoni-Bezek si diè alla fuga; ma essi lo inseguirono, lo presero, e gli tagliarono i pollici delle mani de' iedi.
E Adoni-Bezek disse: "Settanta re, a cui erano stati tagliati i pollici delle mani e de' piedi raccoglievano gli avanzi del cibo sotto la mia mensa. Quello che ho fatto io, Iddio me lo rende". E lo menarono a Gerusalemme, dove morì.
I figliuoli di Giuda attaccarono Gerusalemme, e la presero; passarono gli abitanti a fil di spada e misero la città a fuoco e fiamma.
Poi i figliuoli di Giuda scesero a combattere contro i Cananei che abitavano la contrada montuosa, il mezzogiorno e la regione bassa.
Giuda marciò contro i Cananei che abitavano a Hebron, (il cui nome era prima Kiriath-Arba) e sconfisse Sceshai, Ahiman e Talmai.
Di la marciò contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriath-Sefer.
E Caleb disse: "A chi batterà Kiriath-Sefer e la prenderà io darò in moglie Acsa, mia figliuola".
La prese Othniel, figliuolo di Kenaz, fratello minore di Caleb, e questi gli diede in moglie Acsa sua figliuola.
E quand'ella venne a star con lui, lo persuase a chiedere un campo al padre di lei. Essa scese di sull'asino, e Caleb le disse: "Che vuoi?"
E quella rispose: "Fammi un dono; giacché tu m'hai data una terra arida dammi anche delle sorgenti d'acqua". Ed egli le donò le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti.