Commento, spiegazione e studio di Giudici 11:35-40, verso per verso
E, come la vide, si stracciò le vesti, e disse: "Ah, figlia mia! tu mi accasci, tu mi accasci; tu sei fra quelli che mi conturbano! poiché io ho dato parola all'Eterno, e non posso ritrarmene".
Ella gli disse: "Padre mio, se hai dato parola all'Eterno, fa' di me secondo quel che hai proferito, giacché l'Eterno t'ha dato di far vendetta de' figliuoli di Ammon, tuoi nemici".
Poi disse a suo padre: "Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, ond'io vada e scenda per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne".
Egli le rispose: "Va'!" e la lasciò andare per due mesi. Ed ella se ne andò con le sue compagne, e pianse sui monti la sua verginità.
Alla fine dei due mesi, ella tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che avea promesso con voto. Ella non avea conosciuto uomo. Di qui venne in Israele
l'usanza che le figliuole d'Israele vanno tutti gli anni a celebrar la figliuola di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni.