Commento, spiegazione e studio di Giudici 15:13-19, verso per verso
Quelli risposero: "No, ti legheremo soltanto, e ti daremo nelle loro mani; ma certamente non ti metteremo a morte". E lo legarono con due funi nuove, e lo fecero uscire dalla caverna.
Quando giunse a Lehi, i Filistei gli si fecero incontro con grida di gioia; ma lo spirito dell'Eterno lo investì, e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si appicchi il fuoco; e i legami gli caddero dalle mani.
E, trovata una mascella d'asino ancor fresca, stese la mano, l'afferrò, e uccise con essa mille uomini.
E Sansone disse: "Con una mascella d'asino, un mucchio! due mucchi! Con una mascella d'asino ho ucciso mille uomini!"
Quand'ebbe finito di parlare, gettò via di mano la mascella, e chiamò quel luogo Ramath-Lehi.
Poi ebbe gran sete; e invocò l'Eterno, dicendo: "Tu hai concesso questa gran liberazione per mano del tuo servo; e ora, dovrò io morir di sete e cader nelle mani degli incirconcisi?"
Allora Iddio fendé la roccia concava ch'è a Lehi, e ne uscì dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò, ed egli riprese vita. Donde il nome di En-Hakkore dato a quella fonte, che esiste anche al dì d'oggi a Lehi.